François J. Bonnet
François J. Bonnet, in arte Kassel Jaeger, potrebbe essere definito il portabandiera, nel contemporaneo panorama avant-garde, di quel movimento elettroacustico che muove dalle ricerche di Pierre Schaeffer e del suo Groupe de Recherches Musicales, istituto del quale è direttore artistico. Il compositore franco-svizzero, soprattutto con le recenti uscite per Editions Mego (etichetta di culto per la quale il nostro cura, con Peter Rehberg, la serie Recollection GRM) propone una sorprendente fusione di atmosfere dark-ambient, decostruzioni di strumenti appartenenti alle più disparate trazioni etniche e texture sonore di lussureggiante bellezza. La pratica performativa attorno all’improvvisazione riveste un ruolo fondamentale nell’arte di Bonnet e fonda la propria ragione d’essere in un costante lavoro ricombinatorio di sorgenti analogiche e rigorose strutture compositive, alla ricerca di quel “mistero del suono” capace di trascendere ogni possibile definizione. Questa profonda fede nell’originalità della propria ricerca musicale passa anche per la costruzione dei propri strumenti, necessaria dopo il rifiuto di ogni possibile standardizzazione della musica.
Già ospite di NODE nelle passate edizioni, Bonnet torna a Modena con un progetto collaborativo elaborato con il drone lord Stephen O'Malley, progetto commissionato nel 2018 dal prestigioso ATONAL Festival a Berlino.