In un ambito, quello della musica elettronica, tradizionalmente votato alla ricerca di nuovi linguaggi artistici e forme espressive, l'ungherese Gábor Lázár è uno di quegli artisti contemporanei ad avere negli anni consolidato e forgiato un proprio riconoscibile linguaggio musicale.
Nato e cresciuto a Budapest, è qui che Gábor Lázár muove i suoi primi passi, immergendosi nella vivace scena techno della capitale magiara ed iniziando ad esibirsi come dj già dall'età di sedici anni.
Nel 2010 viene ammesso all'Università di Pécs dove studia musica elettronica ed arti mediali, iniziando a scolpire i contorni della sua personale visione artistica, che nel corso degli anni è stata di volta in volta accolta da prestigiose label (Presto!?, The Death Of Rave, Shelter Press), fino ad approdare su Planet Mu, che ha pubblicato i suoi ultimi due lavori: "Source" e "Boundary Object".
Muovendosi al di fuori di filoni consolidati, il producer ungherese ha cesellato la sua concezione di un sound sculturale, in grado di svilupparsi in costruzioni che sembrano disfarsi dall'interno e accartocciarsi su sé stesse in un moto perpetuo di riconfigurazione sonoro-percettiva.
Un linguaggio che pone l'ascoltatore di fronte alla dicotomia di un sound al tempo stesso pericolosamente instabile per il dancefloor ed eccessivamente esigente sul piano percettivo per potere essere relegato ad elemento di background.
Gábor è stato ospite negli anni di festival ed istituzioni come Mutek Montreal, CTM Festival Berlin, Berlin Atonal, Unsound Festival Krakow e Mutek Barcelona, fra gli altri.