“Ego de Espinhos” è il folgorante debutto di Gonçalo Penas, ventiduenne artista portoghese formatosi presso la Porto’s School of Music and Performing Arts, già riconosciuto come uno dei nomi più interessanti e promettenti proposti da Subtext. Concepito come una serie rituale di auto esorcismi, “Ego de Espinhos” è la risultante catartica di un processo di profonda e rigorosa introspezione. Plasmato da forze istintive e contrapposte, Gonçalo affronta temi universali partendo da esperienze strettamente personali, in un continuo tentativo di trovare equilibrio fra tendenze creative e autodistruttive, fra io e super-io. Questa ricerca si traduce nell'opposizione a qualsiasi convenzione formale, dando vita a un lavoro creato solamente tramite software progettati da Gonçalo stesso e registrato per la maggior parte in un solo take, nel tentativo di catturare ogni sfumatura della paletta di emozioni di cui Penas è interprete.