Kreng (alter ego di Pepijn Caudron) estrae ed unisce frammenti musicali e sonori dalle fonti più disparate: composizioni elettroniche di prima generazione, free-jazz, improvvisazioni di vario tipo, musica classica, registrazioni etnomusicologiche e molto altro ancora. Il carattere evocativo di queste registrazioni si sposa alla perfezione con le metafore visive di Abattoir Fermé, grottesche, silenziose, violente e sessuali, talvolta al limite del disturbo, ma sempre incredibilmente attuali e perfettamente collocate in un tessuto sociale contemporaneo che va disgregandosi, sostituito più dalla percezione delle cose che dalla consapevolezza delle stesse. Arcanum viene concepito dalle musiche del secondo album di Kreng Grimoire (Miasmah, 2011) e il suo carattere così profondamente distaccato dalla realtà è dato proprio dalla sua genesi: durante la visione si assiste alla messa in scena del suono e non alla sonorizzazione della messa in scena come siamo solitamente abituati.