Alcuni conoscono Leafcutter John come membro della band britannica Polar Bear, altri per i suoi remix illustri e altri ancora per il suo lavoro di programmatore e sviluppatore di software musicali (Forester), ma una cosa è certa: chi ha, almeno una volta, avuto a che fare con l'alter ego di John Burton difficilmente ne è rimasto indifferente.
Lo stesso Burton non deve aver avuto vita facile quando si è trovato a gestire a metà degli anni 2000 un completo cambio di direzione compositiva passando dall'astrattismo glitch dei primi due album su Planet MU (tra cui 'The Housebound Spirit', 2003) al folk digitale del bellissimo 'The Forest and The Sea' (Staubgold, 2006), un capolavoro assoluto di cantautorato contemporaneo che ha scomodato paragoni con personalità come Nick Cave (con cui, tra l'altro, ha suonato più volte dal vivo) e Robert Wyatt in versione iper-moderna. Nonostante il successo di questo ultimo album in studio è seguito un silenzio che ormai dura da quasi cinque anni, interrotto solamente dalla pubblicazione di una sessione live intitolata 'Tunis' (Tsuku Boshi, 2010) in cui l'imprevedibile John si è confrontato con registrazioni ambientali effettuate a Cartagine e Tunisi durante l'E-Fest.
Non ci è dato sapere cosa accadrà durante quella che sarà una delle sue rarissime apparizioni dal vivo, ma come sempre di fronte alle sue creazioni sarà impossibile rimanere indifferenti.
Picture by Jana Chiellino