Formatosi artisticamente come batterista, Masayoshi Fujita, vibrafonista e compositore giapponese di stanza a Berlino, si è imposto all'attenzione del pubblico per il suo utilizzo non convenzionale del vibrafono. A questo strumento, Masayoshi ha dedicato uno studio assiduo e approfondito nel tentativo, riuscito, di acquisirne la padronanza necessaria per svincolarsi dagli stili e dalle tecniche più tradizionali di utilizzo, dirigendosi verso l'esplorazione delle sue potenzialità sonore e timbriche.
Per fare ciò, il vibrafono viene a volte preparato con fogli di alluminio o frammenti di metallo con lo scopo di alterare, attraverso la loro interazione con le componenti dello strumento, il timbro sonoro che ne risulta, allo stesso tempo ampliandone così lo spettro senza però perderne completamente il carattere intrinseco.
La musica di Masayoshi, in cui la naturale risonanza del vibrafono è ulteriormente amplificata dalle particolari tecniche utilizzate, producendo texture tanto eteree e apparentemente prive di contorni quanto estremamente stratificate, è così in grado di rievocare immagini, atmosfere e paesaggi, conducendo l'ascoltatore in un ideale viaggio a ritroso nella propria memoria e nei propri ricordi.
Nella sua discografia spiccano l’album di debutto "Stories" del 2013 e i due LP pubblicati per la prestigiosa Erased Tapes: "Apologues", del 2015 e "Book of Life", del 2018.