William Basinski è uno dei protagonisti primi della musica sperimentale e della sound art degli ultimi trent'anni. Compositore dal background classico con base dapprima a New York e poi in California, ha inventato ed evoluto nel corso degli anni un linguaggio espressivo del tutto personale. I suoi paesaggi sonori esplorano la natura temporale della vita e il mistero del tempo, modificandone la percezione attraverso l'ampio ricorso alla tecnica del loop. Una ripetizione perpetua di strutture sonore armoniche e suoni naturali, che si mescolano e si legano gli uni agli altri in un continuum inesauribile.
Un'arte portata alla sua massima espressione nella quadrilogia di “The Disintegration Loops” (2002-2003), in cui il naturale processo di decadimento dei nastri magnetici viene riconvertito in elemento espressivo, rivoluzionando in senso organico l'idea stessa di musica generativa.
Negli anni Basinski ha evoluto il suo linguaggio artistico attraverso momenti fondamentali come la serie “Watermusic” (2001-2003), i lavori in collaborazione con Richard Chartier e i più recenti “92982” (2009), “Nocturnes” (2013) e “Cascade” (2015), tutti pubblicati sulla sua etichetta 2062. Più di recente, Antony Hegarthy (Antony And The Johnsons) gli ha commissionato la composizione della colonna sonora dell'ultima opera di Robert Wilson, “The Life And Death Of Marina Abramovich”, la cui “prima” si è tenuta al Manchester International Festival nel luglio del 2011. In seguito, Basinski si è imbarcato nel suo primo tour mondiale, che ha toccato l'Europa (2012) e il Nord America (2013).