Beatrice Dillon
L’attività di Beatrice Dillon, artista inglese nata e cresciuta a Londra, è quanto mai eclettica. D’altra parte la sua musica si dipana tra poli opposti: astrazioni aurorali e bassi cavernosi, strutture ritmiche rigorose e deviazioni groove, free-jazz manipolato e club culture deviata. La Dillon è un'insaziabile divoratrice di musica, in continua ricerca, con una spiccata capacità di sintesi e una conoscenza approfondita della musica e delle arti visive.
Basta ascoltare uno dei suoi mix per l’emittente radio NTS, per cui cura una residenza mensile, per percepire il suo approccio eclettico e “a tutto campo” all'ascolto. Nelle sue produzioni questa “apertura mentale” si costruisce su un delicato equilibrio fra elettronico e acustico, fra digitale e analogico in cui i suoni sono precisi, soppesati, mentre allo stesso tempo si respira una grande libertà compositiva, decisamente sperimentale.
Le sue collaborazioni con Karen Gwyer, Rupert Clervaux, Kassem Mosse, J.G Biberkopf, Call Super, Some Truths e Mark Fell, le esibizioni in spazi quali Lisson Gallery, ICA, Palais de Tokyo Paris and Southbank Centre e le residenze artistiche per il Wysing Arts Centre e Art Sheffield 2016 fanno di Beatrice Dillon una delle più interessanti proposte inglesi del momento.
Il suo ultimo album “Folkways 2” è stato pubblicato su The Trilogy Tapes e il suo EP “Face A/B” è uscito per Where To Now? nell’autunno scorso.