NODE festival

Staccato #3 - Joshua Sabin / Gonçalo Penas

h 21:00 - La Torre

Il terzo appuntamento di Staccato indaga le nuove forme del soundscaping ospitando due tra i più promettenti compositori di Subtext Recordings: da una parte il lavoro dello scozzese Joshua Sabin tra field recordings e materiale sonoro d'archivio, dall'altra il giovanissimo portoghese Gonçalo Penas con il suo smembrante flusso di coscienza sonoro generato da strumenti selfmade. Entrambi gli artisti presentano i loro nuovi dischi usciti sull'etichetta berlinese fondata da James Ginzburg, da sempre grande fonte di ispirazione per NODE per la peculiare esplorazione dello spazio tra elettronica sperimentale e musica strumentale.

La serata, ad ingresso gratuito (previa prenotazione qui), fa parte del nuovo percorso di avvicinamento a NODE 2020, una rassegna di quattro eventi e un workshop previsti fra ottobre e dicembre e progettati su misura per La Torre.

Staccato è una produzione Lemniscata realizzata grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, dell’Assessorato alla cultura del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

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    Joshua Sabin

    Joshua Sabin è un sound artist e compositore scozzese con base a Edimburgo, parte del roster di Subtext Recordings. Il debutto per la prestigiosa etichetta berlinese risale al 2017 con "Terminus Drift”, un lavoro in cui l’indagine della relazione fra uomo e ambiente in un’epoca sempre più tecnologica funge da filo conduttore per l’assemblaggio di field recordings catturati a Tokyo, Kyoto, Berlino e Glasgow. Nella sua ultima uscita intitolata “Sutarti”, prodotta in collaborazione con la Lithuanian Academy of Music, Sabin si affida ad un repertorio archiviale di musica popolare lituana per costruire, anche attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali e field recording realizzati nelle foreste baltiche, un punto d’incontro ideale fra soundscaping e fonti sonore d’area etno-musicologica. Da queste ultime viene recuperata una particolare forma canora del folklore musicale lituano, le sutartine, polifonie vocali composte da poche parole e cellule melodiche spesso risultanti in dissonanze.

  • pressshot 3

    Gonçalo Penas

    “Ego de Espinhos” è il folgorante debutto di Gonçalo Penas, ventiduenne artista portoghese formatosi presso la Porto’s School of Music and Performing Arts, già riconosciuto come uno dei nomi più interessanti e promettenti proposti da Subtext. Concepito come una serie rituale di auto esorcismi, “Ego de Espinhos” è la risultante catartica di un processo di profonda e rigorosa introspezione. Plasmato da forze istintive e contrapposte, Gonçalo affronta temi universali partendo da esperienze strettamente personali, in un continuo tentativo di trovare equilibrio fra tendenze creative e autodistruttive, fra io e super-io. Questa ricerca si traduce nell'opposizione a qualsiasi convenzione formale, dando vita a un lavoro creato solamente tramite software progettati da Gonçalo stesso e registrato per la maggior parte in un solo take, nel tentativo di catturare ogni sfumatura della paletta di emozioni di cui Penas è interprete.